La terapia del dolore o terapia antalgica è una disciplina molto ampia che trova il suo razionale
nell’attuare strategie di cura utili alla riduzione e/o scomparsa del dolore.
Si crede erroneamente che sia sinonimo di cure palliative e pertanto legata al percorso di fine vita.
In realtà, le cure palliative sono soltanto una parte della terapia del dolore che invece si occupa di
tutte quelle condizioni cliniche nelle quali sia presente dolore e che, la maggior parte delle volte, se
adeguatamente trattate arrivano a guarigione.
Che cos’è una visita di terapia del dolore?
E’ un approccio medico che consente di curare il “sintomo” dolore in tutte le sue espressioni, e soprattutto di curare la causa che lo ha determinato.
Quando sottoporsi a questa visita?
Ogni qualvolta si manifesti una sintomatologia dolorosa sostenuta dalle cause più disparate poiché ad una tale varietà corrisponde un gran numero di terapie, finalizzate al sollievo dal dolore.
Come avviene la visita algologica?
In una prima fase, quella di anamnesi, il terapista si occupa di raccogliere la storia clinica. Così facendo, l’algologo è in grado di stabilire le caratteristiche del dolore: durata, fattori d’insorgenza o di sollievo, sensazioni, efficacia delle terapie e patologie associate.
Attraverso un esame obiettivo, che a seconda del tipo e della sede di dolore prevede una serie di manovre, lo specialista può effettuare la diagnosi iniziale a supporto della quale richiederà esami strumentali come radiografie, risonanza magnetica, TAC, elettromiografia e così via.
Parte importante della visita, inoltre, è la valutazione delle ripercussioni emotive, familiari e lavorative che la condizione di dolore provoca in quanto estremamente debilitante e destabilizzante.
Quali strategie di cura possono essere attuate?
Il percorso di cura sarà definito in base alla diagnosi algologica formulata.
In ogni caso però alla base del trattamento vi è l’impiego di farmaci antinfiammatori ed antidolorifici associati nella maggior parte dei casi, a procedure infiltrative con impiego di cortisonici e/o anestetici locali oppure miscele di ossigeno-ozono e da riabilitazione e fisioterapia.
Le procedure infiltrative possono essere eseguite sulla colonna vertebrale, in sede peri-articolare o intra-articolare nei diversi segmenti corporei oppure in sede muscolare e di trigger point ossia aree di intensa dolorabilità.